Polizza assicurativa per pedagogisti & lavoro autonomo occasionale: due dritte

Polizza assicurativa per pedagogisti & lavoro autonomo occasionale: due dritte

Polizza assicurativa per pedagogisti & lavoro autonomo occasionale: due dritte

Buonasera,

Mi chiamo Michela, a breve dovrei iniziare un lavoro come educatrice professionale (laurea vecchio ordinamento di 4 anni)  privata per circa 2 settimane, poiché ho sempre lavorato o con cooperativa o nei centri, vorrei capire come tutelarmi con un’assicurazione e soprattutto se posso fare un contratto a prestazione occasionale.

Per l'assicurazione ho trovo solo per educatori sanitari, oppure psicologi. Quale posso fare?

La ringrazio per i consigli.

Buona serata.

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Buongiorno Michela

Per quanto riguarda la polizza assicurativa è sufficiente che inserisca come chiave di ricerca, in qualsiasi motore, “RC professionale pedagogista”. Le verrà resa una lista abbastanza nutrita di proposte specifiche.

Le riporto qualche link giusto delle prime proposte che mi compaiono stamane:

https://www.myassicurazione.it/assicurazione-rc-professionale/polizza-pedagogista.aspx

https://www.rcpolizza.it/assicurazione-rc-professionale-medico/pedagogista

https://www.polizzamigliore.it/polizze-professionali/assicurazione-pedagogista.aspx

https://www.polizzassicurazione.it/professionisti/polizza-pedagogista.aspx

avrà modo di scegliere quella per lei più idonea. Le consiglio una copertura per spese legali intorno al milione di euro. Poi, di fatto, la discriminante sarà esclusivamente il costo finale che le verrà proposto. Un po' come per le RCT automobilistiche insomma.

Circa la possibilità di stipulare un contratto per prestazione occasionale deve fare riferimento alla nuova normativa sul lavoro autonomo occasionale 2019 regolata dall’art. 2222 del Codice Civile: la prestazione d’opera.

Essa prevede che:

1.       Non vi siano vincoli di orari, cioè il committente non può imporre un orario di lavoro al professionista che sceglierà sempre autonomamente quando prestare l’opera.

2.       Libertà nella scelta delle modalità tecniche di esecuzione del lavoro da parte del professionista, ossia il committente non può decidere come debba essere svolto il lavoro.

3.       Raggiungimento di un risultato, per cui -di fatto- ciò che deve garantire il professionista è l’obiettivo finale.

4.       Compenso determinato in funzione dell’opera eseguita, e quindi privo del carattere della periodicità.

5.       Assunzione del rischio economico da parte del lavoratore, ossia significa che se il servizio non viene realizzato o viene realizzato in modo non conforme a quanto convenuto nel contratto il professionista non verrà retribuito.

6.       Unicità della prestazione, per la quale il professionista riceve un unico incarico anche se l’assolvimento richiede di compiere diverse funzioni in un arco di tempo esteso.

Ricordi, inoltre, che in base all’articolo 44 del D.L. n. 269/2003, convertito dalla Legge n. 326/2003, a decorrere dal 1 gennaio 200, nel caso in cui il prestatore di lavoro occasionale raggiunga nell’anno la soglia di € 5.000 lorde di prestazioni c’è l’obbligo di iscrizione alla Gestione Separata INPS. Con il contestuale obbligo del versamento contributivo.

Mentre sotto i € 4.800 lordi annui il reddito può non essere indicato in dichiarazione.

Quindi, ricapitolando: polizza assicurativa, sì; lavoro autonomo occasionale, sì.

Può trovare un esempio di contratto tra gli allegati del mio manuale sull’avvio della libera professione che trova a questo indirizzo http://www.pierpaolocavagna.it/professione-pedagogista e in tutti gli store nazionali e internazionali.

Spero di esserle stato d’aiuto. Buona fortuna per l’avvio dell’intervento.

 

Pier Paolo