Pedagogia
Pedagogia
CHI E COSA FA IL PEDAGOGISTA
Lo studioso e lo specialista di processi
educativi e formativi (ricerca e applicazione) è definito pedagogista.
Il pedagogista è un professionista laureato
in Scienze dell'Educazione V.O. o Magistrale in Pedagogia dotato di una formazione multidisciplinare, che solitamente comprende la
pedagogia stessa, la psicologia, l’antropologia, la sociologia, la filosofia e
la storia.
Il pedagogista si può occupare della gestione
di attività di orientamento scolastico e professionale, di direzione,
supervisione, progettazione, coordinamento, attuazione di progetti per la
formazione professionale, l’aggiornamento, la qualificazione, la
riqualificazione e la selezione del personale nell’ambito di enti, istituzioni,
imprese pubbliche e private, e le attività di sperimentazione, di ricerca, di
didattica, di formazione e di verifica.
Esercita la sua azione in agenzie
educative, in strutture pubbliche e private che si occupano, dall’infanzia
all’età adulta, di persone con profondi bisogni specifici.
In particolare è in grado di assumere ruoli
qualificati nell’ambito della consulenza, supervisione, formazione,
direzione, coordinamento, progettazione, docenza, nelle seguenti aree:
area socio-educativa e socio-assistenziale:
centri socio-educativi, centri occupazionali diurni, centri di accoglienza per
disabili, asili nido, cooperative di lavoro deputate all’accoglienza delle
persone con disabilità, oratori, ludoteche, centri di aggregazione giovanile, consultori,
centri per le famiglie, servizi di sostegno alle famiglie, servizi di
mediazione familiare, comunità residenziali per disabili, comunità residenziali
per minori, servizi per minori stranieri, servizi di operatori di strada,
clownterapia, servizi socio-culturali, informa giovani, servizi socio-educativi
degli enti locali, servizi per la tutela dei diritti dell’infanzia, cooperative
sociali; centri di recupero per tossicodipendenti; servizi educativi in carcere
(se si supera un concorso); telefoni rosa e azzurri e centri per la violenza su
donne e su minori servizi per l’inserimento lavorativo mirato per soggetti
disabili o problematici; per le mansioni riferite alla consulenza pedagogica e
alla progettazione.
area scolastica: servizi di
consulenza pedagogica nei CIC nelle scuole comunali e provinciali,
coordinamento pedagogico speciale nelle Scuole dell’infanzia, progetti di
intervento speciale per soggetti disabili, progetti di prevenzione del disagio
sociale, della dispersione scolastica, del bullismo, servizi per
l’orientamento, servizi di dopo-scuola e attività educative extrascolastiche,
centri di formazione professionale.
area giuridica: affido,
adozione, situazioni di abuso e maltrattamento di minori, criminalità minorile,
nuove dipendenze.(nei tribunali ordinari come CTU e CTP e tribunali minorili e
di sorveglianza come giudice onorario non togato anche se possono farlo tutti).
area privata: il pedagogista
può trovare collocazione, in qualità di dipendente o libero professionista
aprirsi uno studio privato o studio associato con colleghi: pedagogisti,
avvocati, psicologi, filosofi, sociologi, medici, assistenti sociali
specializzati, antropologi.
Il pedagogista può, inoltre, operare in qualità
di libero professionista in tutti i settori previsti dal ruolo.
L’esercizio della professione comprende l’uso
di strumenti conoscitivi, metodologici e di intervento per la prevenzione, la
valutazione e il trattamento dei disagi manifestati dalle persone nei processi
di apprendimento e/o formazione-educazione.
(modificato da http://it.wikipedia.org/wiki/Pedagogia#Il_pedagogista
SERVIZI & INTERVENTI IN STUDIO
Consulenza educativa individuale
L’attività di consulenza educativa individuale è
rivolta sia ad adulti sia a minori che si trovano a dover affrontare una
condizione di disagio e di crisi che incide in maniera più o meno marcata sul
benessere e sulla qualità della vita.
La consulenza educativa individuale si configura come un percorso breve,
indirizzato ad affrontare problematiche specifiche ricercando per mezzo del
colloquio educativo professionale possibili strategie per arginare e affrontare
il problema e per sviluppare possibili soluzioni.
Consulenza educativa per la coppia
In alcuni casi il mondo della relazione di coppia
si configura come il teatro di un malessere che, se non adeguatamente
riconosciuto e affrontato, può produrre una profonda condizione di disagio
emotivo individuale.
Problematiche nella comunicazione, disagi nella routine e nella quotidianità di
vita, eventi improvvisi e traumatici, ma anche una diversa visione del futuro
possono produrre all’interno di una coppia di grandi problematiche.
La consulenza educativa per la coppia si configura come uno spazio dove
riattivare la relazione dialogica ricercando possibili soluzioni e spazi
comunicativi all’interno della coppia per mezzo di un ascolto assertivo ed
empatico.
La consulenza educativa per la coppia ricerca il miglioramento della qualità di
vita relazionale attivando percorsi di cambiamento e supportando la capacità di
adattamento delle persone al contesto di vita riequilibrando le dinamiche di
coppia e lavorando per la gestione dello stato di malessere in funzione del suo
superamento.
Consulenza genitoriale
Essere genitori è un mestiere per i quali le
persone sono biologicamente programmate. Però, essere dei buoni genitori vuol
dire possedere delle qualità che vanno coltivate e potenziate giornalmente.
La consulenza genitoriale svolge diverse funzioni: supportare la coppia
genitoriale nel ricercare strategie e metodi educativi corretti e coerenti,
supportare la genitorialità in tutti quei casi in cui il figlio può contare
sulla sola presenza di un unico genitore, fornire aiuto e supporto alla
genitorialità nell’affrontare le molteplici e variegate difficoltà che si
possono presentare svolgendo il ruolo di genitori.
La consulenza genitoriale si rivolge anche a coloro i quali ancora genitori non
lo sono ma si stanno preparando ad esserlo perché magari aspettano un bambino o
perché ne stanno adottando uno.
Pedagogia del bambino e dell’adolescente
È molto comune che i bambini e gli adolescenti vivano nel corso del loro
sviluppo delle crisi che possono produrre profondi disagi. Spesso queste crisi
non solo sono normali ma sono anche positive in quanto da esse il bambino o
l’adolescente escono più forti e più autonomi.
Però ci sono dei casi nei quali alcune difficoltà risultano essere troppo
grandi e il loro superamento eccessivamente doloroso tanto da richiedere un
intervento professionale.
L’intervento di aiuto educativo professionale a favore del bambino e
dell’adolescente può essere necessario per fronteggiare molteplici
problematiche tra cui, ad esempio:
- Disturbi legati a stati di ansia;
- Disturbi della condotta con comportamenti distruttivi, aggressivi e provocatori;
- Disturbi dell’attenzione con o senza iperattività
- Paura e fobie;
- Disagi legati allo sviluppo;
- Difficoltà nel riconoscimento e nell’espressione delle emozioni;
- Bullismo;
- Isolamento sociorelazionale, difficoltà nel costruire e mantenere nuove amicizie, isolamento sociale;
- Disturbi del comportamento;
- Disturbi dell’alimentazione.
In tutti questi casi l’intervento educativo
professionale consente di dare modo al bambino e all’adolescente di affrontare
in maniera propositiva la fonte del proprio disagio contando sul supporto di un
aiuto specifico e autorevole che consenta di ricercare all’interno del soggetto
stesso le risorse adeguate per superare la crisi.
L’intervento educativo professionale consente anche di ristabilire l’equilibrio
all’interno della relazione tra minore e nucleo familiare la quale, spesso,
proprio in presenza di un disagio e di uno stato di crisi tende a essere
investita essa stessa da un profondo malessere.
Pedagogia scolastica e dell’apprendimento
La scuola è il contesto dove i ragazzi passano spesso più tempo subito dopo
la famiglia. La scuola può essere il teatro di grandi soddisfazioni e di grandi
possibilità di successo e di sviluppo. Ma può essere anche un luogo di profonda
frustrazione e di grande malessere. Le problematiche specifiche dell’apprendimento,
le relazioni con i coetanei, le relazioni con i docenti, le proprie abilità,
sono tutti ambiti nei quali possono manifestarsi difficoltà tali da mandare
profondamente in crisi sia il ragazzo sia la famiglia che ha alle spalle.
L’intervento educativo professionale in ambito scolastico e dell’apprendimento
ha lo scopo di affrontare e risolvere le problematiche che derivano, ad
esempio, da:
- Disturbi specifici dell’apprendimento quali dislessia, disortografia e discalculia;
- Rifiuto scolastico;
- Mancanza di motivazione dovute a difficoltà di orientamento al futuro;
- Carenze nel metodo di studio e nell’organizzazione didattica;
- Disagi relazionali all’interno del contesto della classe;
- Difficoltà relazionali con i docenti;
- Difficoltà legate alle procedure nell’affrontare i compiti.
In tutti questi casi, e in molti altri specifici l’intervento educativo professionale consente di affrontare con un metodo pratico le problematiche in corso evitando al contempo i rischi di un deterioramento della condizione scolastica che potrebbero arrivare all’abbandono scolastico e al rischio dispersione.
Orientamento scolastico
La difficoltà di orientamento scolastico, cioè di
dover formalmente e coerentemente scegliere dapprima a 13 anni e poi a 19, cosa
dover fare nel corso dei prossimi quarant’anni lavorativi è senza dubbio un
problema piuttosto importante con il quale un preadolescente e un
postadolescente deve confrontarsi nel momento in cui è chiamato dapprima a
decidere su quale indirizzo di studi superiore intraprendere e in seguito
universitario.
L’orientamento scolastico ha lo scopo non solo di fornire informazioni circa le
eventuali possibilità ma di porle anche realmente in correlazione con le
aspettative e le competenze specifiche della persona. Si tratta quindi di
attivare un profondo percorso di conoscenza che possa supportare il ragazzo
nell’operare una scelta che andrà a investire il suo futuro prossimo e remoto.
SERVIZI & INTERVENTI IN FORMA DOMICILIARE
Interventi per piani personalizzati a favore delle persone con grave
disabilita’.
Legge n. 162/1998
La Regione Sardegna eroga finanziamenti ai comuni per la realizzazione di piani personalizzati che prevedano interventi socio-assistenziali a favore di bambini, giovani, adulti e anziani con disabilità grave, finalizzati allo sviluppo della piena potenzialità della persona, al sostegno alle cure familiari ed alla piena integrazione nella famiglia, nella scuola e nella società. Nello specifico la legge si rivolge a persone che presentano:
> Schizofrenia (catatonica, disorganizzata, paranoidea, indifferenziata,
residua), ad andamento cronico;
> Disturbo delirante paranoide ad andamento cronico;
> Disturbo schizoaffettivo, ad andamento cronico;
> Disturbo depressivo maggiore ad andamento cronico;
> Disturbo bipolare dell’umore (depressivo, misto, maniacale), ad andamento
cronico.
In particolare, i piani personalizzati possono prevedere i seguenti servizi:
– servizio educativo (non previsto per gli ultrasessantacinquenni);
– attività sportive e/o di socializzazione (non previste per gli
ultrasessantacinquenni).
I comuni possono gestire gli interventi in forma indiretta prevedendo che sia
il beneficiario o la sua famiglia a stipulare il contratto con gli operatori
che erogano il servizio.
Dal 2007 mi occupo di progettare e eseguire interventi di supporto educativo
professionale in ambito domiciliare a favore sia di minori che di adulti con
sindrome di Down o patologie psichiatriche croniche quali la schizofrenia e la
depressione.
L’arco di intervento, salvo casi particolari, si articola su un anno solare. Il
primo periodo è dedicato alla fase di anamnesi e strutturazione dell’alleanza
educativa con la persona. Al termine di questo periodo di conoscenza reciproca,
durante il quale eseguo colloqui educativi professionali specifici e
approfondimenti testistici, presento alla persona ed eventualmente al nucleo
familiare la relazione di anamnesi congiuntamente al progetto educativo
individualizzato.
Nel documento sono indicate le condizioni rilevate durante il periodo di
anamnesi con precise evidenze sui punti di crisi e sui punti di forza
identificati. Partendo dalla storia di vita della persona propongo un percorso
che può essere riabilitativo ma anche abitativo finalizzato al miglioramento
della qualità della vita.
Tutto il percorso, a partire dal primo colloquio per terminare con la scelta e
l’esecuzione di tutte le attività che fanno parte del progetto educativo
individualizzato, è concordato con la persona stessa che in questo modo non è
spettatore passivo di un intervento imposto ma è lui stesso il soggetto
principale dell’intervento.
Solitamente provvedo a effettuare degli interventi in forma domiciliare con
cadenza settimanale. Gli incontri possono andare da un minimo di uno a
settimana fino ad arrivare a tre a seconda delle esigenze e del budget di
finanziamento. Il tempo dedicato a ogni incontro può oscillare dall’una alle
due ore.
Ogni incontro viene stabilito con almeno una settimana di anticipo e
provvedo a fornire gli appuntamenti successivi in forma scritta concordandoli
con la persona stessa.
Le attività previste nel corso degli incontri vanno dal recupero e
potenziamento delle abilità cognitive per mezzo di strumenti e percorsi
strutturati, al supporto educativo alle autonomie, all’arginamento degli stati di
abbassamento dell’umore o al contrario al contenimento degli stati ansiosi e
maniacali, al supporto delle procedure di problem solving, alle tecniche di
controllo e gestione dell’aggressività, al supporto alla comunicazione
assertiva e al riconoscimento emotivo, al riconoscimento della condizione
patologica, al supporto alla socializzazione e alle relazioni sociali, al
supporto e alla gestione delle dinamiche interne al nucleo familiare, ecc.
Ogni intervento che eseguo in aiuto alla persona si basa sull’applicazione
di precise basi teoriche e su un’esperienza oramai decennale nell’ambito
specifico.
Essendo il rapporto indiretto, ossia libero professionale e non mediato da un
ente come può essere l’amministrazione comunale o una cooperativa, la gestione
contrattuale risulta essere molto più rapida e snella: ogni fine mese presento
un rapporto delle ore e delle attività eseguite congiuntamente alla fattura
fiscale i quali vanno presentati al Comune per ottenere il rimborso delle somme
anticipate.
Per quanto concerne invece il contratto che va presentato al Comune al momento
dell’avvio dell’intervento, si tratta di una scrittura privata la quale non
richiede registrazione e di cui mi occupo direttamente io.
Durata e costi
La durata e la frequenza di un percorso pedagogico possono dipendere da molti fattori, che vanno discussi insieme nei primi colloqui preliminari, durante i quali vengono tenute in considerazione tutte le variabili della persona e del contesto, anche quelle pratiche.
Anche per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo dei colloqui può subire delle variazioni in base al tipo di lavoro, alla frequenza e anche alle possibilità economiche della persona. La decisione di intraprendere un percorso pedagogico rappresenta una scelta utile ma anche impegnativa sia emotivamente, sia economicamente. Per questo motivo cerco sempre di concordare con la persona una tariffa che sia accessibile e sostenibile dal punto di vista economico.
Tariffario Pedagogico 2019
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