13 anni, shopping di marca e regole: come fare?

13 anni, shopping di marca e regole: come fare?

13 anni, shopping di marca e regole: come fare?

Buongiorno Pier Paolo,

Sono Patrizia, pedagogista alle prese con un ragazzino di 13 anni fissato con shopping di marca: richiede (e spesso ottiene) continuamente scarpe e abiti costosissimi. La mamma mi chiede aiuto. Hai letture o suggerimenti da darmi per situazioni come questa?

Grazie mille

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 Buongiorno Patrizia

Va da sé che l’intervento non debba essere indirizzato verso il minore quanto, piuttosto, verso i genitori. Un bel percorso di parent training mi sembra imprescindibile: deve supportare i genitori nel riacquisire (forse acquisire per la prima volta) il loro ruolo di guida, e quindi la loro capacità di fornire un argine, porre un freno.

Avere a che fare con il no significa, per genitori ed educatori, “caricarsi” del suo peso, sottoforma di autorevolezza, costanza e coerenza.

E significa, al contempo, insegnare il senso del limite, la frustrazione, l’attesa, in poche parole le regole, e tutto ciò che esse portano con sé.

Alla mamma eccessivamente morbida e insicura (ma il papa dov’è? Il suo sarebbe un ruolo cruciale con un adolescente maschio di tredici anni…) consiglierei di leggere: 

  • I no che aiutano a crescere, Asha Phillips, Feltrinelli, 2013.
    Un vero must per tutti gli educatori, insegnanti, genitori.

  • Genitori efficaci. Educare figli responsabili, Thomas Gordon, La meridiana, 2014
    Perché essere genitori ed essere bravi genitori sono due cose molto diverse a volte.

  • Né con le buone né con le cattive. Bambini e disciplina, Thomas Gordon, La meridiana, 2014
    Sempre del buon Gordon: un testo efficace e di facile lettura. Ma che può mandare in crisi facilmente.

  • Le madri non sbagliano mai, Giovanni Bollea, Feltrinelli, 2015
    Così rinfranchiamo un po' la nostra mamma in crisi.

  • Se mi vuoi bene, dimmi di no. Regole e potere positivo per aiutare i figli a crescere, Giuliana Ukmar, Franco Angeli, 2016
    Per ricordare ai genitori come funziona il mondo. Ed essere in grado di spiegarlo ai figli.

In bocca al lupo per il gravoso compito di far da educatore professionale a degli educatori de facto! 

Pier Paolo